Quando si parla di glicemia, il pensiero va subito agli zuccheri e ai carboidrati. Ma lo sapevi che anche le proteine e i grassi influenzano – in modo diretto o indiretto – i livelli di zucchero nel sangue?

    Capire come funziona la glicemia e quale ruolo giocano i diversi nutrienti è fondamentale per chi vuole:

    • migliorare la propria alimentazione,

    • perdere peso,

    • prevenire patologie come il diabete,

    • e mantenere stabili i livelli di energia durante la giornata.

    Come funziona la glicemia: una panoramica semplice e chiara


    La glicemia è il livello di glucosio (zucchero) presente nel sangue. Dopo ogni pasto, i livelli di zucchero nel sangue aumentano e il corpo risponde rilasciando insulina, un ormone che aiuta il glucosio a entrare nelle cellule per essere usato come energia o immagazzinato.

    Ma se mangiamo troppo zucchero o carboidrati ad alto indice glicemico, si verificano dei picchi glicemici seguiti da cali rapidi. Questo altalena di zuccheri nel sangue può provocare:

    • senso di fame dopo poco tempo,

    • stanchezza,

    • aumento di peso,

    • e a lungo termine, insulino-resistenza e diabete.

    Bilanciare i nutrienti all’interno del pasto aiuta a rallentare l’assorbimento del glucosio, evitando brusche variazioni della glicemia. E qui entrano in gioco le proteine e i grassi!

    Il ruolo dei carboidrati: il principale attore


    I carboidrati sono i principali responsabili dell’aumento della glicemia. Più sono semplici e raffinati (come zucchero bianco, dolci, pane bianco), più la glicemia sale rapidamente.

    Due concetti chiave da ricordare:

    • Indice glicemico (IG): misura la velocità con cui un alimento aumenta la glicemia.

    • Carico glicemico (CG): tiene conto sia dell’IG che della quantità di carboidrati.

    Per controllare la glicemia, è bene scegliere carboidrati a basso indice glicemico e abbinarli a proteine e grassi sani, come vedremo tra poco.

    Proteine e glicemia: effetto meno noto ma rilevante


    Le proteine non fanno aumentare direttamente la glicemia, ma possono stimolare una risposta insulinica, soprattutto se assunte in grandi quantità. Tuttavia, a differenza dei carboidrati, lo fanno in modo più graduale.

    Le proteine:

    • rallentano la digestione dei carboidrati, evitando picchi glicemici,

    • aumentano il senso di sazietà,

    • supportano la massa muscolare,

    • aiutano a stabilizzare l’energia nel corso della giornata.

    Alcuni esempi di pasti con proteine che migliorano la glicemia:


    • Yogurt greco + fiocchi d’avena + mandorle

    • Uova strapazzate + pane integrale + avocado

    • Petto di pollo + riso integrale + verdure al vapore

    Questi pasti aiutano a moderare l’impatto glicemico grazie all’effetto combinato delle proteine e della fibra.

    Grassi e glicemia: rallentano l’assorbimento, ma attenzione alla qualità


    I grassi, come le proteine, non causano direttamente un aumento della glicemia, ma possono influenzare il metabolismo del glucosio in modo significativo.

    Effetti positivi dei grassi:


    • Rallentano lo svuotamento gastrico, ritardando l’assorbimento dei carboidrati

    • Aumentano la sazietà

    • Favoriscono una glicemia più stabile nel tempo

    Ma non tutti i grassi sono uguali:


    Grassi buoni (insaturi):

    • olio extravergine d’oliva

    • frutta secca (noci, mandorle, pistacchi)

    • semi (chia, lino, zucca)

    • pesce grasso (salmone, sgombro)

    Grassi saturi o trans:

    • fritti, margarine industriali

    • salumi, insaccati

    • snack confezionati

    Questi ultimi possono contribuire allo sviluppo di insulino-resistenza e devono essere consumati con moderazione.

    Strategie pratiche per mantenere la glicemia stabile durante i pasti


    Ecco alcuni consigli che puoi applicare fin da subito per migliorare il controllo glicemico a tavola:

    🥗 1. Componi ogni pasto con i 3 macronutrienti:


    • Carboidrati complessi (meglio integrali)

    • Proteine (magre o vegetali)

    • Grassi sani (olio EVO, semi, frutta secca)

    🧠 2. Inizia i pasti con verdure o proteine


    Diversi studi mostrano che mangiare prima le fibre o le proteine aiuta a ridurre il picco glicemico post-prandiale.

    🕒 3. Mangia con regolarità


    Saltare i pasti o mangiare troppo in una volta può creare sbalzi glicemici. Meglio distribuire l’energia in modo costante durante la giornata.

    ❌ 4. Evita i pasti “sbilanciati”


    Ad esempio, una colazione solo con cornetto e cappuccino provoca un picco glicemico, seguito da un calo che porta a fame nervosa.

    ✅ Colazione alternativa:


    Pane integrale + uova sode + una manciata di noci
    Oppure: yogurt greco + avena + frutti di bosco + semi di lino

    Quando rivolgersi a un nutrizionista: l’importanza della personalizzazione


    Ogni persona è diversa. Età, stile di vita, attività fisica, eventuali patologie (come il diabete o la resistenza insulinica), influenzano la risposta glicemica individuale.

    Un nutrizionista può:

    • Analizzare la tua alimentazione attuale

    • Valutare i tuoi esami clinici e lo stato metabolico

    • Creare un piano personalizzato per stabilizzare la glicemia

    • Fornirti strumenti pratici per scegliere e combinare i cibi

    Se sospetti di avere sbalzi glicemici frequenti (fame improvvisa, stanchezza, difficoltà a perdere peso), una visita con un nutrizionista può fare la differenza.

    La glicemia non è influenzata solo dagli zuccheri, ma da come costruiamo i nostri pasti nel complesso.
    Imparare a combinare carboidrati, proteine e grassi nel modo giusto aiuta a:

    • evitare picchi glicemici,

    • mantenere l’energia costante durante il giorno,

    • ridurre il rischio di patologie metaboliche,

    • migliorare la qualità della vita.

    Se vuoi scoprire come migliorare la tua alimentazione in modo equilibrato e personalizzato, prenota una consulenza e contattaci subito. Insieme possiamo trovare la strada migliore per stare bene… partendo dalla tua tavola.