La pianta di curcuma appartiene alla famiglia delle Zingiberacee, è una pianta perenne dal cui rizoma si ricava una polvere di colore giallo-arancione che viene largamente usata nei paesi asiatici a fini alimentari. Il rizoma viene infatti fatto bollire per lunghe ore, essiccato ed infine macinata per ottenere così una polvere che è, ad esempio, l’ingrediente principale di una miscela di spezie molto utilizzata in cucina: il curry.

    La pianta della curcuma contiene centinaia di molecole molto interessanti, nei paesi in cui viene coltivata ed utilizzata comunemente nei cibi, ha la fama di avere grandi proprietà purificatrici per il corpo umano, mentre la medicina ayurvedica le riconosce un’azione antibatterica, antinfiammatoria ed antiallergica.

    Negli ultimi anni anche la medicina “ufficiale” ha studiato molto approfonditamente la curcuma, in particolare, le attenzioni dei ricercatori si sono concentrate su di un componente: la curcumina. Già negli anni ’70 alcuni studi condotti sui ratti misero in evidenza che la curcumina aveva il potere di abbassare notevolmente i valori ematici del colesterolo.

    Ma fu negli anni ’80 che il dott. Bharat Aggarwal scoprì che la curcumina messa a contatto con cellule tumorali, riusciva ad inibirne la crescita e la proliferazione.

    Da quei giorni furono condotti centinaia di studi sulla curcuma ed è emerso, oramai in maniera assodata, che questa pianta risulta protettiva per ben otto tipologie di tumore: polmone, mammella, pelle, fegato, rene, colon, bocca e leucemia.

    Nei paesi, come l’India, in cui l’uso della curcuma è molto elevato si registrano bassissimi casi di tumore nelle persone.

    In particolare per quanto concerne il cancro del colon, i numerosi studi effettuati hanno messo in luce che la curcumina ha un’azione specifica sulla neuro testina, una molecola che è implicata nei processi di genesi e metastasi del tumore. Secondo i ricercatori la curcuma potrebbe essere un ottimo ausilio sia in fase di prevenzione che per la cura di questa tipologia tumorale.

    Anche nel caso del melanoma (tumore della pelle), la curcumina ha indotto il suicidio cellulare delle cellule cancerose.

    Le proprietà della curcumina sono anche molte altre, antinfiammatorie, antipertensive, anticoagulanti, antivirali e risulta anche essere un valido epatoprotettore. E’ inoltre un’eccezionale antiossidante, con un potere ben trecento volte maggiore di quello che possiede la vitamina E.

    Alla luce di questi risultati sarebbe quindi consigliabile introdurre questa spezia nella nostra alimentazione quotidiana, usandone qualche cucchiaino per condire le nostre pietanze, risulta infatti ottima nei risotti, sulle verdure cotte, e nelle zuppe.