Nei paesi occidentali, circa il 20% della popolazione adulta soffre di questo disturbo, con una netta prevalenza del sesso femminile.

    I problemi di stitichezza iniziano di solito intorno ai 20-30 anni e sono destinati ad intensificarsi con l’età. La stitichezza è causata da:

    Stile di vita; la mancanza di attività fisica regolare, un lavoro sedentario, l’abuso di fumo, alcol e sostanze tossiche.
    Stress; l’intestino è un organo particolarmente sensibile ai fattori emotivi come ansie, preoccupazioni, ritmi di lavoro frenetico, nervosismo. Tutti questi elementi possono influire negativamente sul suo corretto funzionamento.
    Trattamenti farmacologici; l’utilizzo prolungato di lassativi irritanti o di altri farmaci (farmaci che rallentano la motilità intestinale quali alcuni antidolorifici, antispastici, antidepressivi, antiepilettici ed alcuni tipi di antiacidi) che influiscono sull’apparato gastro-intestinale, possono contribuire all’insorgenza della stitichezza.
    Scorrette abitudini alimentari; un alimentazione scarsa di fibre.

    Le fibre vegetali non danno energia, non hanno proprietà nutrienti e non sono assorbite ma grazie alle loro proprietà regolatrici sono essenziali per il corretto funzionamento del nostro organismo. Ne esistono due grandi categorie: le fibre insolubili in acqua (riducono il tempo di transito intestinale delle feci, aumentano la massa fecale, riducono l’utilizzo delle calorie e dei grassi, modificano l’acidità e la composizione di feci, urine, flora batterica intestinale e svolgono attività disintossicante) e quelle solubili in acqua (contribuiscono all’eliminazione del colesterolo e rallentano l’assorbimento dei carboidrati).

    Per il corretto funzionamento dell’intestino servono circa 20-30 g di fibre il giorno, in genere poche persone riescono a raggiungere questa quota. L’introduzione nella dieta di adeguate quantità di frutta e verdura, il ricorso frequente ai legumi (fagioli, piselli, ceci, lenticchie, fave….), l’utilizzo di pane integrale, permettono di raggiungere facilmente il corretto apporto giornaliero di fibre. Tra la frutta più ricca di fibre vanno ricordate le mele con la buccia, le prugne, i kiwi, le arance e la frutta secca in genere.

    Nel frattempo bisogna fare attenzione a non esagerare con l’apporto di fibre alimentari. Una dieta troppo ricca di fibre può causare qualche problema. Se consumate in grandi quantità, le fibre possono ridurre l’assorbimento intestinale di principi nutritivi fondamentali per il nostro organismo come il magnesio, il calcio, il ferro e lo zinco, oltre ad irritare l’intestino causando dolore e gonfiore.